Chiara Moirano - tradizioneattacchi.eu

25/03/2024
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Chiara Moirano

Finimenti

IL POTERE DEL ROSSO
La presentazione al concorso di Venaria Reale (Torino) di un inusuale finimento con collare rosso da parte della sig.na Chiara Moirano accompagnata dal padre Felice Moirano ha suscitato un grande scompiglio da parte dei “cultori” degli attacchi di Tradizione. Sinceramente vedendo le immagini diffuse sul web ne sono rimasto sorpreso, effettivamente un collare in cuoio rosso abbinata ad un finimento nero credo non si sia mai visto dalla metà del 900. Dopo i primi commenti con amici del settore ho iniziato a chiedermi perché una famiglia quale i Moirano, che possiamo dire ad alta voce la bottega dei miglior Sellai d’Italia avesse azzardato a tanto. Avrebbero potuto utilizzare un collare in paglia che nell’ultimo decennio va di moda alla grande (anche se penso se ne faccia un uso improprio), avrebbero potuto farla color tabacco, testa di moro, bordeaux scuro, perché proprio rosso?
Qui nasce il desiderio di capire, il rosso è un colore sempre presente negli equipaggi e nei legni, in particolare breaks e gigs sono verniciati con tonalità rosse. Inizia così questa ricerca per cercare di capire quanto si cela sotto questo color rosso!   


La storia

Potere e lusso: per tutto il corso della storia e nelle varie culture, il rosso è stato il colore del vestiario di re, nobili e religiosi, come si può notare nelle diverse testimonianze che si trovano nel mondo dell'arte. Ciò ha fatto sì che divenisse simbolo di lusso, presa di potere e persino di lotta. Il potere del rosso venne assegnato per trasposizione a tutti gli oggetti dello stesso colore fino ad arrivare a diventare il simbolo stesso del potere: fu, infatti, il colore della regalità per molti secoli. I mantelli dei generali romani, dei re e dei sacerdoti erano di colore rosso porpora, Il rosso era un colore magico e religioso. Era il simbolo del supereroe nella civiltà greca e della crocefissione in quella cristiana. Il fatto che Costantino abbia consegnato tutte le insegne dell’Impero Romano è alla base della ragione che il Papa esibisce tutto questo apparato anche nelle grandi processioni, come un tempo usavano fare gli imperatori. E’ ancora oggi il colore della Pentecoste, una delle maggiori festività cristiane e simboleggia per la Chiesa romana il sangue dei martiri e il colore della fiammella dello Spirito Santo.


Su questa scia di prestigio e regalità, durante il Medioevo Papi e cardinali iniziarono a vestire di rosso seguiti dai cavalieri di vari ordini. Egli infatti, indossa in questa immagine un manto rosso bordato di bianco; il manto rosso del papa era un simbolo di potere di origine imperiale. Il diritto del papa di portare il manto rosso risale alla Donazione di Costantino, utilizzato per giustificare la nascita del potere temporale dei pontefici. 1440 d.c. circa.

A Firenze, grazie all’intercessione del nuovo papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, i Medici rientrano in città e si riappropriano della dimora. Nell’immagine il cavallo porta un finimento rosso simbolo del potere.

Musei vaticani; tiro a sei della berlina papale, finimento rivestito in velluto rosso


Scopriamo un aspetto già noto agli estimatori appassionati di musei ma forse sconosciuto ai più, gli equipaggi Reali. Nelle varie scuderie delle casate nobiliari d’Europa sono presenti finimenti da gala in marocchino rosso o in cuoio rivestiti in tessuti rosso e oro, non fanno eccezione le scuderie del Quirinale a Roma, dove troviamo interessanti descrizioni nel volume “CARROZZE E LIVREE QUIRINALE” dove sono elencati:
PARIGLIA DI FINIMENTI – Sellaio Rigolino Torino 1820 – 1830, in cuoio naturale e marocchino rosso, bronzo cesellato e dorato. Registri vari finimenti reali scuderie di Firenze; provenienza Palazzo reale di Torino.
PARIGLIA DI FINIMENTI in cuoio naturale rivestito di marocchino rosso e impunturato di giallo. Cornici bronzee dorate e cesellate sono applicate sui mantelletti e paraocchi, le cifre “M.C.” intrecciate (Maria Cristina di Borbone, consorte di Carlo Felice sono inserite entro una bronzea ghirlanda d’olivo e poste al centro dei frontali, mantelletti e paraocchi. Completa di fiocchi nappe e napponi in seta rossa e oro.
Il nome di Rigolino, noto sellaio torinese fornitore ufficiale della Real Casa Savoia, è riportato senza data, ma è di sicura compilazione ottocentesca.
PARIGLIA DI FINIMENTI sellaio Rigolino Torino 1788; cuoio naturale e marocchino rosso, bronzo cesellato e dorato.
MUTA DI FINIMENTI PER TIRO A OTTO sellaio Rigolino 1819; marocchino rosso e velluto ponceau

Ritroviamo un altro riscontro nella festa del 2 giugno del 1861: SINDACO ED ELETTI DELLA CITTÀ DI NAPOLI.

Gli uscieri sono ai lati delle carrozze, ove sono gli Eletti. I cavalcanti e cocchieri vanno a capo scoperto, meno quelli delle carrozze dei subalterni. Nella indicata festa nazionale del 2 giugno la carrozza degli Eletti fu preceduta da un'altra carrozza detta di rispetto (vuota) tirata da quattro cavalli. Tutti i cocchieri e palafrenieri portano livrea speciale della Città: cioè abito di panno -turchino cupo con trina à colori su tutte le cuciture, giamberghino rosso con piccola trina, calzone dello stesso colore dell'abito, calza rossa, scarpe con fibbia dorata. Il cappello appuntato è adorno di gallone d'argento in giro alle falde; e da pochi anni in quà, da che si è abolito il calzone rosso, e la calza bianca, ed invece si è usata la calza rossa, ed il calzone turchino cupo, fu ripigliato l'uso delle parrucche incipriate, scomparse del tutto nel 1861. La gran carrozza fu costrutta, come abbiamo detto circa il 1700; nel 1772 ne fu rifatto il carro; e nel 1856 fu tutta novellamente dorata. I finimenti de cavalli sono di cuoio rosso, con fibbie dorate, che rammentano i colori nazionali. Uno fra gli Eletti è nominato Commissario del Decoro, ed ha cura del vestiario degli Eletti, de' subalterni, degli uscieri, de' palafrenieri, e della scuderia. Per lo passato il Corpo di Città aveva cavalli suoi, ed all' uopo un Cavallerizzo. In prosieguo dal 1840 non si sono più tenuti cavalli, ed un impiegato, che serve da cavallerizzo sotto gli ordini del Commissario del decoro, è incaricato di preparare le carrozze occorrenti, a quale oggetto la Città è servita da un intraprenditore di cavalli e di carrozze, che occorrono oltre le proprie, o quando di queste in cerimonie di ordine secondario non si fa uso.

Marstallmuseum Germania – finimento a pettorale in cuoio rosso con decorazioni in oro.

Confermata la presenza di finimenti in cuoio rosso presenti nelle scuderie reali vorremmo capire quale è stata la causa che ha determinato la creazione di questo collare in cuoio rosso. Rivolgiamo la domanda alla diretta interessata sig.na Chiara Moirano che ci ha così risposto:
Buongiorno, mi fa molto piacere che si sia posto delle domande e sia andato oltre alla affermazioni degli ultimi giorni. Ovviamente da parte nostra c'è stata una ricerca, correlata di foto e manuali. La foto che mi ha mandato è stata una dei riferimenti che abbiamo preso in considerazione quando abbiamo deciso di costruire il collare, che fa parte di una pariglia. I finimenti colorati sono sempre esistiti, il re Ludwing aveva un tiro a sei di finimenti color turchese, nella residenza imperiale a Schönbrunn sono presenti vari finimenti colorati, di pelle o di velluto, nel sud della Francia si potevano vedere collane rosse gialle o azzurre. Il catalogo che ho citato, dice sotto un finimento di lusso che può essere fatto di vari colori fra cui rosso e bianco per scopi pubblicitari o esibizioni private. Il catalogo nella seconda pagina dice che rivendeva i finimenti a Parigi, Berlino, Londra e Mosca.

Extra quality,white buff leather trap or cart harness, with french tilbury shaft Tugs and extension breeching. Tandem and four in hand harness also made in white buff, brown
, red or colored leathers for private exhibition or advertising purposea.

Il collezionista e rivenditore di carrozze Iselli aveva portato anni fa collane particolari con materiali e colori diversi da visionare ai miei genitori.
Quando ho deciso di partecipare al concorso nella Reggia di Venaria con la collana rossa sapevo di presentarmi in modo non usuale, ma spesso secondo me la tradizione viene appiattita, se si facesse una ricerca approfondita si potrebbe scoprire che le stranezze e le frivolezze ci sono sempre state. Un po' come adesso succede nelle automobili.
Credo che il presentare un attacco di quel genere a Venaria sia stato consono al posto, ho scelto di presentare il finimento con il collare rosso in una reggia, perché trovo che sia il posto giusto per sfoggiare un articolo bizzarro, con un colore sfarzoso come i veri nobili o le persone più altolocate facevano. Nel complesso io come anche mio zio, mio papà e i giudici internazionali, che lo hanno giudicato durante il concorso, lo hanno trovato equilibrato ed elegante sicuramente audace ma vincente.

Valutazione dei giudici sul finimento: 1° G. 14.5 – 2° G. 18.5 – 3° G. 18 – media di valutazione 17 range 0 – 20; dunque da parte dei giudici la presenza di questa "innovazione non è stata così dequalificante.
Visto il punteggio ottenuto devo dedurre che la "novità" sia stata apprezzata dal collegio giudicante, anche se questo non toglie il fatto che è molto difficile reperire una documentazione al riguardo. Per esperienza ho imparato che prima di esporre giudizi affrettati occorre fare delle ricerche in merito, quello che si conosce del passato negli attacchi è la punta di un iceberg che cela molti segreti. Condivido la scelta della location, il palazzo reale di Venaria e soprattutto il suo coraggio, ad esporsi alle critiche dei sapienti.

La Ditta De Angeli, Mondino e Roveda di Torino è menzionato dal Gen. Volpini nel suo manuale : "L’arte di guidare i cavalli".
Fig. 39 Finimento a collare per pariglia con tre specie diverse di martingale.

Nel catalogo americano che rivendeva in Europa c'è scritto che lo collane potevano essere in White Canvas. Il loro bianco Canvas penso che sia una stoffa molto pesante.

Nel catalogo Rejna
alla descrizione dei materiali dice "pelle colorata di Parigi a un colore o a due colori" anche se non sono indicati penso sia a libera interpretazione. Scrivendo vacca vernice nera e naturale, intende un London, questo mi fa pensare che con pelle colorata si intenda di altri colori.

Dalla nostra ricerca attual-
mente l’unica testimonianza reale al riguardo di collari colorati oltre alle solite abbiamo delle immagini di collane bianco avorio, la prima per attacco singolo è giacente presso la selleria Bussolera a Mairano di Casteggio, la seconda è una coppia di collari per pariglia giacenti presso il KUTSCHENMUSEUM in OBERROHRDORF – Svizzera –

Nell’immagine sottostante possiamo notare la pariglia di sinistra con collari bianchi, come pure l’attacco a Tandem

Altre foto d'epoca naturalmente in bianco e nero non esistendo la tecnologia del colore dove il bianco naturalmente risalta mentre gli altri colori si comparano.

Foto sopra- pariglia con collari bianchi, dobbiamo anche prendere atto che ai tempi le fotografie erano in bianco e nero e se il bianco risaltava (come da foto) il color rosso veniva penalizzato oscurandosi, osservando l’immagine sottostante, a priori non possiamo affermare che il collare dell’attacco della giovane guidatrice fosse o non fosse di color rosso!

Grazie alle moderne tecnologie possiamo fare un passo indietro togliendo il colore riproponendo l’immagine in bianco e nero, chi direbbe che il collare è di color rosso? Tutti saremmo propensi a pensare ai soliti colori a cui siamo abituati.

Chiara Moirano, una ragazza coraggiosa che da tempo ha deciso di continuare a portare avanti la “Bottega di famiglia” perpetuando una professione che conta pochi adepti sul tutto il territorio Europeo. Una mestiere antico che si tramanda da padre in figlio, in questo caso figlia, dove esistono pochi riferimenti scritti, il più è tramandato verbalmente e perfezionato da ore e ore di lavoro a tagliare e cucire il cuoio. Chiara ha deciso di dare una piccola svolta a questo mondo introducendo una novità basata su una pagina di un catalogo di selleria “Moseman & Brother – New York” nel quale è indicato questa varietà di colore: RED – ROSSO; “Verba volant, scripta manent” le parole volano, gli scritti rimangono e sono una testimonianza indelebile. L’unico appunto che potremmo fare a Chiara è che forse si sarebbe dovuta presentare con un legno diverso, di stile oltreoceano “The Studebaker Style” (vedi prossime immagini), abbinato ad un finimento fantasia per vettura da donna, dove la parola fantasia può lasciare spazio anche a un collare rosso.

Ognuno trarrà le proprie conclusioni, non siamo i depositari del sapere, cerchiamo di fare un poco di chiarezza e di corretta informazione, ben vengano giovani promesse come Chiara che ci permettono di parlarne, di creare un dibattito, dal confronto nasce la conoscenza, dall’arroccarsi nei castelli nasce solo la fine di questo universo.

Chissà se con qualche nota di colore in questo mondo in bianco e nero riesca ad
invogliare nuove damigelle ad avvicinarsi agli attacchi di Tradizione
portando una ventata d’aria di gioventù!
 nel frattempo "La nostra ricerca continua"


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