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24/04/2024
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Sellino o senza?

Finimenti

”Manchester city centre in 1901!”
Una richiesta di chiarimenti

Ci scrive un nostro lettore, dandoci l'occasione per chiarire un aspetto al riguardo di una tipologia di attacco.

Ciao a tutti, ultimamente ho trovato dei filmati di Londra del primo 900, con stupore ho notato che tutti i tipi di carrozza trainata da 2 o più cavalli, non utilizzavano il sellino, il finimento era composto da testiera, collana e tirelle e naturalmente le redini. Per me è una novità, ne sapete qualcosa?          Fiorenzo Erri.
Grazie per averci esposto le sue perplessità al riguardo, nel video ”Manchester city centre in 1901!” cosi come in altri video soprattutto di provenienza dal Regno Unito, si vedono questi “attacchi da lavoro” che trainano questi numerosi tram a cavalli che circolano per le strade cittadine con finimentazione ridotta al minimo.  

Vogliamo iniziare analizzando  la parte “sellino”;  parte fondamentale nel finimento da singolo, specialmente nei due ruote in quanto oltre a supportare e bilanciare il peso della carrozza ne determina con le stanghe anche la direzione, stanghe che sono affibbiate al sellino tramite i bracciali portastanghe che si differenziano per due o quattro ruote, osservandone la forma notiamo subito le dimensioni, largo, robusto e ben imbottito per sopportare ed attutire le sollecitazioni trasmesse dalle stanghe, a differenza di quello da pariglia normalmente molto più sottile.

Nell’attacco a pariglia le cose cambiano completamente; con una carrozza a quattro ruote il sellino è solo una parte complementare più che altro in funzione della braga quando questa viene usata. Il timone si regge da sé, è collegato tramite le giungole o le chainettes alle collane o al pettorale, i sellini, come si nota solitamente nei finimenti da pariglia sono molto stretti e filiformi, diversamente dai sellini da singolo molto più grossi e imbottiti, e questo già la dice molto lunga. Infatti reggono solo il boucletau al quale vengono agganciate le tirelle. La sua funzione non è fondamentale per il tiro ma più che altro è a completamento del finimento per non mostrare i cavalli sguarniti.

Tornando al filmato e osservando le pariglie constatiamo che i cavalli in oggetto sono parte di una situazione di lavoro, i tram svolgevano un servizio pubblico sull’arco di tutta la giornata e sicuramente i cavalli venivano sostituiti dopo due o tre corse. Il loro attacco e distacco dovevano avvenire nel minor tempo possibile, e per questo i finimenti erano ridotti al minimo indispensabile, anche per una questione di costi, un’azienda di trasporto che faceva circolare un centinaio di vetture tutti i giorni di certo aveva anche un certo numero di sellai alle proprie dipendenze per le varie riparazioni, più parti di finimenti più rotture e di conseguenza più riparazioni.

Altro fattore determinante era che i cavalli non erano tutti uguali e di certo non avevano finimenti per ogni cavallo e di conseguenza l’unica parte era la collana, hai tempi esistevano particolari collane regolabili che si potevano regolare in base alla costituzione della spalla del cavallo utilizzato, abbiamo avuto occasione di vederne una nella collezione “Sallmans”(Svizzera),  altra ipotesi è che più parti di finimento erano addosso ai cavalli maggiori erano le possibilità di fiaccature e un cavallo fiaccato era un cavallo fermo che non produceva, ma aumentava i costi.  Alla fine tutto era in funzione della praticità di utilizzo e di guadagno, maggior profitto con minimo investimento.

Un altro esempio di questa particolare tipologia di finimenti era utilizzata dai famosi "Fireman horse drawn carriages" i primi vigili del fuoco equipaggiati con carri botte. Prima delle modernizzazioni del XX secolo, il fuoco era una minaccia particolarmente costante, le infrastrutture della città non potevano spesso gestire il trasporto rapido di acqua, e gli edifici erano stati costruiti prevalentemente in legno. Un piccolo incendio poteva finire per bruciare un'intera città. Anche in questo caso il fattore tempo era determinante, in caso di chiamata gli equipaggi dovevano partire nel minor tempo possibile, ogni attimo era prezioso e per questo i finimenti erano ridotti al minimo indispensabile, si infilava la collana, briglia e redini, si agganciavano giungole e tirelle e via al gran galoppo.

A dimostrazione che il sellino non sia un elemento indispensabile, per chi è un habituè della Spagna dovrebbe averlo notato, lo vediamo nella "Guarniciòn Calesera" (finimentazione tradizionale della Spagna). A parte l'attacco singolo, nelle altre varie tipologie di attacchi multipli non esiste il sellino, in quanto tutto il finimento si impernia sulla Horcates collana tipica della Guarniciòn Calesera, al posto del sellino per i cavalli di Guia (volata) abbiamo la Lomera de Cascabeles (fascia di sonagli) utilizzata anche per supportare le tirelle. Anche in questo caso una dimostrazione della non necessità del sellino.

Situazione opposta era per gli attacchi privati delle case nobiliari e agiate, dove i cavalli erano in funzione del loro servizio e i finimenti erano tagliati “su misura” dovevano dare l’impressione di bellezza e ricchezza, collane e sellini molto spesso erano vere opere d’arte, il finimento era come un bell’abito, ve nera uno per ogni occasione, il Tassinari nel suo libro "Il Cocchiere" ne fa una ricca descrizione, oltre alla selleria di lusso che comprendeva diverse tipologie di finimenti, da gala, da mail-coach, da coupé. Accanto alla selleria di lusso vi era pure una piccola selleria per il servizio giornaliero e quello di mossa, praticamente sulla base delle esigenze si utilizzava il finimento adatto. Anche i cavalli venivano utilizzati in base al loro temperamento e alle loro andature.

Da osservare che più la casata era di alto rango più i cavalli erano “vestiti” soprattutto gli attacchi regali.  Muta di finimenti per il tiro a sei (Coll.Quirinale) Tre coppie di pariglie in cuoio, verniciate di nero e impunturate con filo di seta giallo. Stemmi a leoni e a scudo, campanelle, fibbie, teste di cavallo, cornici e coroncine in bronzo cesellato e dorato, ganci ai mantelletti con aquila a rilievo sormontata dalla corona, frontali in bronzo con corone centrali e due rose laterali. Guidami intrecciati ed altre guarnizioni in filato di seta bianca, gialla e blu, guide a forca con passanti a stella ricamata in seta. Rose per le briglie e napponi per le groppiere, sottomantelletti di panno bianco con corona reale in bronzo dorato.

Un sellino che acquista un ruolo fondamentale nella Tradizione inglese nell'utilizzo dello strick, molto usato nel passato per far assumere al cavallo un bell'atteggiamento. Infatti nel sellino, alla sua sommità è posto il gancio dello stirck che deve avere l'apertura rivolta verso l'indietro. Agganciata alla mezza campanella posteriore del sellino, si affibbia la groppiera che termina con il sottocoda. In questo modo la bocca del cavallo viene collegata attraverso i passanti sulla nuca al gancio del sellino che a sua volta tramite la groppiera è collegato alla coda del cavallo creando un "ponte" di collegamento sulla spina dorsale del cavallo. Un sistema adottato in Olanda negli show di andature con soggetti Hackney e Gelderland.

Un sellino fondamentale anche nell'attacco con un due ruote a pariglia dove viene utilizzato il "carrick a pompe" che vede proprio nel sellino l'elemento stabilizzante che supporta la barra di collegamento del timone. Un elemento del finimento che a seconda del suo utilizzo può essere più o meno necessario, di certo immancabile nei concorsi di Tradizione ed Eleganza, un cavallo ben vestito con un buon finimento completo in tutte le sue parti offre sempre una buona impressione ai Giudici. Con questo abbiamo cercato di chiarire l'utilizzo del "sellino", ricordando che per tramandare le Tradizioni è fondamentale conoscerle.

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