Regole per chi guida - tradizioneattacchi.eu

25/03/2024
Vai ai contenuti

Menu principale:

Regole per chi guida

Stile di guida

Regole per chi guida 1894

Si deve guidare colla sinistra e non colla destra. La destra deve intervenire quando la sinistra non può fare da sé. Perciò la sinistra deve esser preparata forte e sciolta con esercizi adatti. Non si deve guidare neppure colla frusta. Anch'essa deve agire solo se è necessaria. Lo scopo di queste regole è per guidare bene, per non dare fatica inutile al cavallo e per diminuire la possibilità di accidenti. Sebbene questi vantaggi non si possano materialmente vedere perché non si può materialmente vedere i mali che non si lasciano accadere impedendo che avvengano colla prevenzione non sono meno veri. Se uno che guida sta attento alla strada in avanti e vede che è rotta e ferma il suo cavallo è certo che dalla sua attenzione ha avuto il vantaggio di non rovinare il cavallo e la carrozza. Questo vantaggio non lo avrà un altro che non sta attento e va dove la strada è rotta.

Se uno fa economia del cavallo e lo conserva sano, dal suo modo di adoperarlo avrà il vantaggio di averne servizio molto tempo sebbene questo vantaggio non si possa materialmente vedere. Anche col cavallo che è stato istruito e va bene, l'agire colle redini, colla frusta, col freno, che alle volte può occorrere simultaneamente, vuole in chi guida molta attenzione, prontezza d'occhio e di mano per fare queste azioni non tutte insieme che non si può, ma il più prontamente possibile. Il fare queste azioni col cavallo che non è stato prima abituato ad obbedire prontamente gli aiuti e ad andar bene è tanto più difficile perché questo cavallo richiede di dargli i diversi aiuti in grado molto più forte, e anche dati forti giovano poco perché li ascolta poco. Lo scopo dell'istruire il cavallo da tiro nell'andar bene è appunto acciò abbia bisogno di pochi e di leggeri aiuti, del minor numero possibile di aiuti perché è molto più semplice l'avere solo bisogno di darne pochi e leggeri.

Chi guida un cavallo attaccato ha una grande responsabilità perché la minima sua mancanza può essere causa di far danno al cavallo, alla carrozza e a chi c'è dentro. Deve avere capacità di guidare, ma deve anche stare sempre attento a prevenire che accada danno al cavallo e alla carrozza, perché dopo che il danno è avuto non si può cancellare. Questa è la prima buona qualità che deve avere chi guida. Non deve aver sonno o aver bevuto troppo perché non potrebbe star attento a fare quello che occorre.

Egli deve star sempre attento: ai moti del suo cavallo per capire le sue idee di fare azioni di sua voglia o reazioni di paura per poterle impedire, star attento a chi vien contro o vuol passare avanti per evitare che venga addosso e faccia danno al cavallo o alla carrozza, star attento agli oggetti che sono in avanti e da parte e possono eccitare paura, osservare lo stato della strada per evitare di passare dove è rotta, vedere se ci sono sassi isolati da evitare, far andare il cavallo sulla parte migliore della strada. In caso di cavalli che scappano e gli vengono contro dovrebbe avere la prontezza di vedere se può andare fuori di strada o per altra strada o voltare indietro e avere la prontezza di fare quello che è più conveniente a mettersi fuori di pericolo. In molte circostanze di trovarsi in pericolo l'avere la prontezza di vedere quello che giova a mettersi fuori di pericolo e l'avere la prontezza di farlo previene, impedisce gravi danni.

Cosi in caso di rompersi la carrozza o qualche parte dei finimenti l'esser pronti a dare il freno e a fermare può impedire che si ribalti la carrozza o che scappino i cavalli. Così il far agire il freno con prontezza e forza nel momento che il cavallo inciampa in discesa può giovare a diminuire il male che il cavallo ne avrà. Se viene il caso di andare fuori di strada si deve vedere di non andare su terreno molle acciò non affondi il cavallo o la carrozza. Prima di salire in serpa chi deve guidare deve verificare che tutto sia in ordine e in buono stato, finimento carrozza, ruote unte, tutto attaccato giusto, che il barbazzale sia piano e all'anello che va bene pel cavallo, che la collana o il petto e il codale non gli facciano male e sopra tutto che le redini siano libere e sicure di non rompersi. Una parte del finimento che fa male al cavallo o la mancanza di solidità di un suo pezzo può essere causa di spaventarlo e di fargli fare reazioni e far male a chi è nella carrozza. Di solito ci si fa poca attenzione ma si dovrebbe farcene molta perché il minimo errore o trascuranza può esser causa di grave danno.

Come prima di salire in sella cosi prima di salire in serpa si deve andare davanti ai cavalli a farsi riconoscere, ad accarezzarli sulla testa e sugli occhi, a far loro sentire la voce conciliante per ben disporli ad essere obbedienti e a lasciarsi guidare e affine che siano meno suscettibili a prender paura. Nel guidare si deve prevenire tutto il possibile, ma le occasioni di esser messi in pericolo sono in mano della fortuna. Se si rompe un pezzo del finimento e il cavallo si spaventa si dovrebbe saltare giù a prendere il cavallo per la briglia perché è il solo mezzo di tenerlo e di quietarlo, ma anche tenerlo colle redini per impedirgli di fare reazioni e scappare il momento stesso che il pezzo si è rotto. Se si incontra un cavallo abbandonato o un carrettiere che dorme e non dà la strada occorre fermare il proprio cavallo e saltar giù a fermare il cavallo che vien contro e a tirarlo da parte.

Se si incontrano cavalli che scappano colla carrozza attaccata e non c'è modo di tirarsi fuori di strada occorre fermare, saltare giù e andar davanti ai propri cavalli per fare paura ai cavalli che vengono contro affinché si tirino da parte. Se il cavallo fosse preso da forte paura l'unico mezzo di quietarlo è saltar giù e correre alla testa a tenerlo. Se il cavallo è caduto o è andato in un fosso occorre che uno lo tenga per impedirgli di disperarsi, di rompere il finimento e di farsi male, mentre un altro lo distacca e lo libera. Altra previdenza da avere è tenere i cavalli lavorati tutti i giorni acciò non vengano in morbino perché in morbino sentono voglia di saltare, guardano tutto, hanno paura di tutto, non vogliono star fermi se occorre tenerli fermi. L'essere lavorati è quello che principalmente fa sicuri i cavalli da nolo e non la capacità di chi li guida. Il cavallo che non è in morbino non pensa a saltare e a scappare ed è contento se è lasciato fermo. Siccome di solito non si possono tenere in buon appoggio i cavalli che per pochi momenti ogni tanto acciò non si pesino sulla mano e non diventino poco sensibili in bocca è meglio guidargli a pressioni temporanee intermittenti e lasciarli liberi quando vanno dritti e bene, oppure tenerli in leggerissimo appoggio che non toglie sensibilità alla bocca.

Torna ai contenuti | Torna al menu