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Mozzicamento della coda
La coda contribuisce non poco alla bellezza del cavallo e gli arabi ne fanno si gran conto che la tengono tosata fino ai tre anni, perchè i crini riescano più belli e più folti; essa è inoltre un mezzo dato dalla natura a questo animale per difendersi dagl'insetti. Però quando è mozzata veggonsi i cavalli nei grandi calori inquietarsi e talora deperire sensibilmente. Tale inconveniente palesasi principalmente nelle giumente lattanti che lasciansi al pascolo, le quali essendo costrette a scacciare col capo gl'insetti, danno meno latte e meno buono.
Impediscono ai loro puledri di poppare, e talvolta li feriscono con i movimenti violenti che compiono. Ad onta di questi inconvenienti pochi sono i cavalli cui si lasci la coda intera, poichè se la taglia ai cavalli da sella perchè è di moda, a quelli da tiro perchè vi si trova l'utilità che non si imbarazzano nei finimenti, ed a quelli che devono tirare l'alzaia perchè lo si stima necessario affine d'impedire che la coda si aggavigli sulle funi colle quali tirano.
Tre maniere vi sono di mozzare la coda dei cavalli: a spazzola, accorciata od a cadogan; la primasi è quando lasciasi tutta la sua lunghezza ai crini appartenenti alla porzione che resta del tronco della coda, nel qual caso questa conserva la forma che aveva prima della sua amputazione.
La seconda quando non si lascia al fusto della coda che un piede al più di lunghezza e tagliansi i crini alla stessa lunghezza di esso; finalmente la coda dicesi alla cadogan quando tagliansi i crini come in quella accorciata, lasciandone però ai lati della coda due ciocche lunghe 3 o 4 pollici più del rimanente.
Queste leggere modificazioni però facilmente comprendonsi e sono di poca importanza, ciò che più interessa si è la amputazione del fusto, la quale deve sempre farsi dal veterinario. Vi si prepara il cavallo pettinando e lavando bene i crini, e separando quelli che si vogliono conservare da quelli che si tagliano. I primi rialzansi intorno alla parte cui appartengono legandoli senza stringerli di troppo, gli altri restano pendenti.
Il punto che separa questi crini essendo quello ove deve farsi il taglio, se lo contrassegna tagliandovi con una forbice i crini e così scoprendo un anello; legasi poscia l'animale, se ne tiene alta la cima della coda ed il veterinario introduce la parte da tagliare nell'incavo semicircolare del braccio inferiore di una specie di tanaglia, poscia abbassa con forza una leva unita a cerniera alla cima del braccio in cui è l'incavo, la quale tiene un coltello convesso, che entrando nell'incavo stesso taglia la coda di un solo colpo. Indi si lascia colare del sangue se reputasi necessario, poscia cauterizzarsi la piaga con ferro rovente bianco fatto in forma di anello perchè non tocchi le ossa coccigi che sono al centro della piaga.
Abbiamo riportato trascrizione del "Mozzicamento della coda nei cavalli" tratto da un manuale di veterinaria del tempo, fortunatamente oggidì questa operazione non è quasi più in uso per rispetto nei confronti dei nostri amati cavalli. Il nostro è un dovere di cronaca in relazione ad un'epoca dove questa prassi era di uso quotidiano.