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di Giuliano Comici
Montecatini Terme ed A.F.A.C. sono praticamente un unico soggetto. E Ferragosto è il tradizionale giorno in cui, da ormai sette anni e con sentimenti via via più positivi, questa unione si celebra: per rafforzarsi. Avrete letto anche negli anni scorsi il “reportage” sulla manifestazione che viene organizzata da “Incanto Liberty”, meritoria associazione di cittadini volontari, e che è ormai attesa anche dai turisti affezionati da tante stagioni alla Città delle Terme. E già qui c’è da fare una prima osservazione interessante. Il vulcanico Bruno Cotic ha proposto, assieme al presidente del gruppo che ci ha ospitato, Pierantonio Rossi, una volta che si sa che Montecatini -
Di “Incanto Liberty” riferiamo al lettore in altra parte, qui vi racconteremo invece di un viaggio che per alcuni è iniziato dalle nostre parti (e per “nostre” s’intende quel Friuli dove A.F.A.C. è nata) e per altri invece si è originato da Mantova, Pavia o dalle più vicine località toscane di Prato e Poggio a Caiano. Qualche levataccia mattutina per i più lontani, una minima preoccupazione per il week end di Ferragosto che iniziava, peraltro subito tacitata dal fatto che tutti sono stati super previdenti ed hanno dedicato al viaggio quell’ora, ora e mezza in più -
Cosicché, con l’ausilio dei preziosi cellulari, già attivi per i primi a mettersi in moto alle 5.30 del mattino, la carovana è partita con Cotic che ha dato l’esempio presidenziale, Puntin che s’è ritrovato al minuto a Palmanova con chi proveniva da Gorizia e la carovana si è via via ingrossata, tanto che sembrava un film d’avventure. Telefonino che squilla: “dove sei?” -
Il programma del 2022 è stato un poco accorciato, ma sarà comunque “gran roba” per questo week-
Addirittura, la richiesta di avere almeno undici equipaggi per abbinarli ai siti termali, fatta ben sapendo che i nostri associati avrebbero sì risposto “presente” ma non senza difficoltà, per cui i dirigenti toscani paventavano qualche defezione all’ultimo minuto che avrebbe depotenziato il tutto, è stata soddisfatta con addirittura dodici legni; il che – lo ripetiamo – ha elevato numeri e qualità rispetto agli anni precedenti.
Sarebbe ingeneroso trascurare qualcuno, però l’apertura di questa disamina non può non andare proprio al Team che chiudeva la sfilata con l’ultimo numero, trattandosi di una carrozza Duc Victoria con figuranti di primissimo livello. L’equipaggio di Giuseppe “Pino” Usai infatti ha vinto la classifica speciale, forte di un insieme fatto da splendidi animali, mezzo e costumi di assai alto livello, con in più la monta “a la Demì d’Aumont” che ci rimanda ad un vero e proprio numero di alta scuola, che non si vedeva da quasi DUECENTO anni in Italia! Il jockey della pariglia infatti monta il cavallo di sinistra e ne tiene le redini mentre quello di destra è guidato solo alla voce e con l’aiuto del compagno di coppia. Se questi gira a sinistra si trascina dolcemente dietro il compagno, se questi va a destra e lo “pressa” altrettanto dolcemente l’altro piega verso la stessa mano! Ma ci vogliono sensibilità nelle dita e rapporto fortissimo con gli animali come quello di Usai per riuscire in un atteggiamento che si vede solitamente quando sfilava, nelle grandi occasioni ufficiali, la Regina d’Inghilterra.